Il business degli smartphone ricondizionati

L’era della pandemia ha influito anche nel mondo del business e degli affari, sopprimendone alcuni ma lanciandone altri. Un nuovo business che in questo 2021 ha visto una crescita incredibile è quello legato alla vendita e all’acquisto degli smartphone ricondizionati. Il mercato è attualmente al top e si prevede che il trend aumenterà sino al 2026. Tra i principali attori che operano in questa fetta di mercato troviamo grandi marche famose come Samsung, Lenovo e Apple. Il Covid-19 ha avuto molto impatto su questo settore. La pandemia ha richiesto indirettamente che tutti fossero tecnologicamente avanti. Non ci si può muovere di casa, si deve fare tutto via internet e un cellulare non può mancare. Ma non un vecchio modello obsoleto e retrodatato, uno smartphone di ultima generazione, capace di connettersi al web alla velocità della luce, di abilitare app, di rispondere in modo automatico alle chiamate, di effettuare video e collegamenti mirati allo scopo dello studio e del lavoro. Allo scoppio della pandemia, chi ancora non disponeva di uno smartphone di ultima generazione ha dovuto cercare una soluzione per adeguarsi, per entrare in possesso di un modello di tecnologia avanzata senza però dilapidare il proprio conto in banca. E qui ha preso piede il business degli smartphone ricondizionati, con un mercato che ha capito l’esigenza del potenziale cliente di avere ciò di cui ha bisogno ma risparmiando.
Smartphone ricondizionato: caratteristiche
Uno smartphone ricondizionato è un cellulare usato che viene ripristinato nella sua totalità, dopo l’utilizzo del primo proprietario. Lo smartphone viene preso in carico da tecnici specializzati e sottoposto a molteplici e svariati test che ne stabiliscono il funzionamento ottimale. Lo smartphone usato acquista quindi una sorta di nuova e seconda vita per cui viene messo nuovamente in vendita a un prezzo concorrenziale, di molto inferiore a quello di un nuovo modello della stessa marca. Nello specifico il telefono viene sottoposto a verifiche delle componenti esterne e interne, a procedure di compatibilità e di assenza di blocchi. Viene verificato anche il funzionamento della batteria e la sua piena efficienza. Saranno verificate le scocche, i tasti di accensione, spegnimento, vibrazione e volume, il microfono, i jack audio, la lettura SIM e il blocco operatore. Verranno effettuati test alle fotocamere, alle chiamate, al Wi-Fi, al bluetooth e ai sensori.
Alle fine delle operazioni, verrà definito il grado di ricondizionamento dello smartphone tra A+, A e B. Gli smartphone ricondizionati di grado A+ sono telefoni in ottime condizioni con difetti estetici irrilevanti. Gli smartphone ricondizionati di grado A sono perfettamente funzionanti e con pochi difetti estetici. Gli smartphone ricondizionati di grado B vengono venduti a un prezzo scontatissimo e hanno difetti estetici visibili. Tutti i prodotti vengono igienizzati e sottoposti a nuovo packaging di prodotto, a una garanzia di vendita annuale, a politiche di rimborso in 15 giorni.
Un business vincente
Perché quello degli smartphone ricondizionati è un business vincente? La pandemia ha obbligato tutti a essere tecnologicamente avanti. Gli smartphone ricondizionati permettono di avere uno strumento necessario a sopravvivere a questi tempi spendendo poco. Il Covid ha messo tutti di fronte a due cose fondamentali: non muoversi di casa e risparmiare. Uno smartphone ricondizionato è perfetto perché lega queste due cose, è uno strumento ideale per chi ha bisogno di un telefono perfetto per seguire la didattica online o le sessioni di telelavoro ma non può spendere. I telefoni ricondizionati migliori arrivano poi a essere davvero indistinguibili dai modelli nuovi ma costano fino al 40% in meno di questi.