Revenue management: come ottimizzare il fatturato anche in bassa stagione
Da qualche anno le strategie di marketing turistico hanno implementato delle tecniche importanti per sopravvivere alla cosiddetta “bassa stagione“: ci riferiamo in particolar modo al revenue management. L’estate, soprattutto per gli albergatori vicino al mare, offre delle opportunità di profitti e di business impareggiabili. Eppure la bassa stagione arriva per tutti, anche per le grandi metropoli e le città-museo a cielo aperto.
La gestione dei ricavi, ovvero il revenue management, ci insegna in realtà che possiamo massimizzare l’occupazione e al tempo stesso ottimizzare la fatturazione per un fatturato abbastanza buono, anche se non si è in piena alta stagione. Ci sono però alcuni aspetti da considerare, e soprattutto bisogna affidarsi ai migliori esperti del settore. Il marketing turistico fai da te è sempre sconsigliato, perché si potrebbero fare più danni che altro. A chi affidarsi? A Roberto Necci, il miglior consulente alberghiero.
Facciamo chiarezza sul il revenue management
Prima di tutto, è importante capire che cosa non è il revenue management: un’accozzaglia di tentativi disperati al ribasso per conquistare i clienti. Fare marketing non significa svendersi, ma mettere in atto una strategia furba per attrarre la clientela. Dopotutto, revenue significa guadagni, e dunque di base bisogna andarci a guadagnare e non a perdere.
Le cosiddette tariffe revenue oriented sono strutturate sulla base dei servizi offerti al cliente, senza dimenticare però i soldi spesi affinché quegli stessi servizi possano essere proposti. Tutto ciò è possibile ovviamente mediante l’analisi, ovvero la bilancia delle offerte e dei difetti, delle opportunità e delle debolezze di una struttura alberghiera.
Elementi principali
Grazie al revenue management, è possibile concentrarsi sulle caratteristiche di una struttura, sui suoi pregi e smussare i difetti. Non solo, però, perché si pone l’accento anche sul territorio dove è presente l’hotel, il B&B, qualsiasi struttura ricettiva. Di base, infatti, si sfrutta la posizione per conquistare i clienti, influenzando la domanda e combinando vari elementi, dal prezzo al marketing.
Naturalmente, tutto questo non è possibile senza una conoscenza approfondita degli elementi chiave, ovvero la gestione del denaro, dei canali social e dei portali su cui è presente la struttura (mai sottovalutare il web e la trasformazione digitale in atto). La comunicazione deve essere impostata in modo turistico, la dinamica delle tariffe non può essere improvvisata. Gli sbalzi e salti di prezzo non fanno bene a nessuno, e sono a tutti gli effetti un aiuto verso i competitors.
Cosa fa il revenue management
La figura del revenue management è una delle più importanti nel settore alberghiero. Grazie a lui, è possibile sviluppare e gestire le migliori strategie di prezzo sul mercato, tenendo conto anche i canali distributivi e le strategie social. Inoltre, è una guida per quanto riguarda il report settimanale e mensile, perché ha il compito di individuare le criticità di un hotel, ma anche i suoi pregi.
E sempre a lui spetta la massimizzazione del lavoro da parte dei dipendenti, perché raggiungere gli obiettivi prefissati è una sua prerogativa. Per svolgere tale lavoro, è chiaro che le competenze devono essere sviluppate al massimo: un esperto come Roberto Necci potrebbe darti un aiuto e più di una soluzione.
Bassa stagione non deve essere sinonimo di scarsi profitti
Aumentare i ricavi in bassa stagione è possibile con il revenue management? Sì, e anzi è una delle poche tecniche che davvero funzionano. Certo, è vero che, rispetto al passato, i viaggi e le vacanze sono cambiati, e pertanto la stagionalità è diversa in base al territorio. Identifica i mesi in cui hai dei ricavi più bassi, diversifica il target della clientela, prova le strategie di Pricing, ma non improvvisare. Solo con una figura esperta in questo settore potrai avere un anno più lineare dal punto di vista dei profitti e continuare a fare business, anche e soprattutto in bassa stagione.