Business intelligence cosa significa e come funziona
Per le imprese prendere delle decisioni non è una scelta, ma è un obbligo per consolidare prima e per accrescere poi il proprio business. A tal fine le decisioni devono essere corrette, altrimenti le scelte sbagliate possono avere effetti negativi non solo sul breve, ma anche sul medio e sul lungo termine. A tal fine, al giorno d’oggi, molte imprese prendono le decisioni facendo leva sulla cosiddetta business intelligence, ovverosia sulla definizione dei processi decisionali attraverso l’analisi e l’elaborazione dei dati con l’uso di software.
Come funziona la business intelligence
Nel dettaglio, per la business intelligence da un lato l’impresa acquisisce e raccoglie costantemente dati ed informazioni strategiche, e poi sfrutta la tecnologia per l’analisi e per l’elaborazione, e per ricavare delle linee guida sui processi decisionali. In altre parole, la business intelligence non fa altro che convertire i dati e le informazioni in conoscenza utile.
A tal fine le grandi moli di dati raccolte, grazie proprio a software sofisticati, vengono analizzate, normalizzate e manipolate al fine di prendere delle decisioni strategiche. E questo avviene tra l’altro non con uno ma più strumenti di business intelligence da più semplici come possono essere i fogli di calcolo, a quelli più complessi come i software di data mining che possono essere dei programmi commerciali oppure basati su sviluppo e su distribuzione open source.
Analisi predittiva come punto di forza della business intelligence
La forza della business intelligence sta nell’analisi predittiva che, chiaramente, è alla base per i processi decisionali di un’impresa. Per esempio prevedere e quindi stimare i risultati di una campagna di marketing che è in corso di pianificazione, oppure valutare come può variare la base della clientela apportando delle modifiche di prezzo ai beni ed ai servizi proposti.
La business intelligence al servizio delle aziende, quindi, si presenta come uno strumento prezioso e di vitale importanza per il presente ma soprattutto per il futuro considerando i fattori e le variabili del mercato di riferimento ed anche le decisioni che a loro volta prendono i competitor. Far leva sulla business intelligence, chiaramente, non equivale di certo ad avere la sfera di cristallo, ma nello stesso tempo per le imprese, ed in particolare per quelle di medie e di grandi dimensioni, l’analisi predittiva è fondamentale.
Ecco a cosa serve la business intelligence
Detto questo, grazie alla business intelligence le imprese, per esempio, possono pianificare processi decisionali per incrementare i profitti, per analizzare e per individuare i trend di mercato, ed anche per ricavare spunti utili per apportare modifiche ad alcune operazioni con il fine di scoprire prima e di risolvere poi problemi e complicazioni. Inoltre, i software integrati di business intelligence più evoluti, partendo dai cosiddetti big data riescono pure ad analizzare ed a prevedere il comportamento dei clienti, ed a confrontare le informazioni di business aziendale con quelli della concorrenza.
Sfruttando anche l’intelligenza artificiale, al giorno d’oggi le attività di business intelligence sono dinamiche, sono interattive e sono pure accessibili e quindi di facile lettura e comprensione anche da parte dei non addetti ai lavori. Mentre in passato, quando l’evoluzione tecnologica non era così spinta come oggi, la business intelligence si presentava come un’attività di elaborazione dati lenta e statica con notevoli difficoltà ad estrapolare processi decisionali al crescere della mole di dati da analizzare e da elaborare.
E così al giorno d’oggi la business intelligence si può non solo gestire in tutto e per tutto in maniera automatica, ma anche personalizzabile tramite dashboard. Con la conseguenza che, su richiesta, i top manager dell’azienda possono sempre acquisire dei report in tempo quasi reale e quindi davvero con poco preavviso.