Business natalizio, quanto spenderemo in giocattoli
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Con un’economia sempre più sofferente, iniziamo a intravvedere le prime lucine di un Natale che ci stiamo sforzando di affrontare al meglio. Il covid ha decimato le imprese italiane e le famiglie hanno perso un notevole potere d’acquisto, ma quello che non si vuole fare è privare i bambini della gioia di un Natale come tutti gli altri e di ravvivare anche un certo business natalizio che, se non sarà come gli anni precedenti, almeno porti un po’ di movimento in questo ristagno economico. Ma quanto spenderemo in giocattoli data la situazione?
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Quanto spenderemo in giocattoli
Fare dei freddi calcoli davanti al sorriso di gioia di un bambino non è facile, ma la maggior parte delle famiglie italiane, volenti o nolenti, questo Natale si troverà a dover fare bene i propri calcoli prima di azzardare qualsiasi spesa.
Purtroppo la situazione non è semplice, questo ormai lo sappiamo tutti, ma almeno i più piccoli vogliamo tutelarli. Sono loro che hanno patito maggiormente la solitudine durante il lockdown, rinchiusi tra quattro mura, senza poter vedere gli amici i covi propri compagnetti di scuola. Fare loro un regalo a Natale è oltre un piacere, anche un dovere, per cercare di restaurare, almeno in parte, tanto disagio.
Ma bisogna pur sempre fare i conti. Quanto spenderanno quindi le famiglie italiane in giocattoli? E quali saranno i più acquistati? Intanto va detto che ad andare per la maggiore sono, com’è facile immaginare, è la vendita giocattoli online, Lego, barbie e molti altri.
I giocattoli maggiormente venduti
Anticipiamo subito che la nuova tendenza è quella di regalare giocattoli attivi, quindi che stacchino un po’ col digitale ma che comportino anche uno sforzo motorio. Tra tutti sono incontrastati i famosissimi mattoncini Lego, le costruzioni che hanno fatto la storia e che appassionano intere generazioni.
Sui principali negozi online attorno ad aprile si è registrato un incremento del 64% delle vendite su base annua, balzando addirittura al 92% in una sola notte. Questo perché si vuole cercare di stimolare la fantasia dei bambini, restituendo loro quella parvenza d’infanzia che per diverse settimane gli era stata sottratta.
Creare con i mattoncini significa non solo stimolare l’immaginazione, ma anche utilizzare la motricità fine, aiutando così il bambino a sviluppare delle capacità sensoriali importanti. Quanto si spenderà in mattoncini? Bene, dipende da dove si acquisteranno, mediamente sul web, su portali come magictoys.it si trovano a prezzi convenienti, una scatola di medie dimensioni può costare attorno ai 24 euro.
Bambole
E come non pensare alle bambole? Da quelle più moderne super accessoriate, che parlano, si muovono e sbattono le ciglia, alle classiche Barbie, o le principesse Disney, o i più rassicuranti bambolotti che continuano a far sognare tutte le bambine, e anche i bambini, di essere dei bravi genitori.
La spesa in questo caso si aggira attorno ai 14-40 euro a seconda della bambola e del modello. L’intento è sempre quello di cercare di staccare i più piccoli dai device elettronici, offrendo loro un diversivo creativo che stimoli la fantasia.
Giochi da tavolo
Altra tendenza fortunata è quella dei giochi di società. Durante il lockdown abbiamo scoperto quanto le piccole cose siano importanti e nonostante tutto il disagio e la paura abbiamo anche riscoperto quanto sia piacevole giocare tutti assieme.
Questo è un po’ il motivo principale per cui sono aumentate anche le vendite dei giochi di società, dalla classica dama ai Monopoly, ormai declinati in diverse varianti, fino al Cluedo, per un target più adulto, ma anche tanti giochi da tavolo come i puzzle, che mettono d’accordo un po’ tutti. Ultima tendenza sono i puzzle tridimensionali, quelli della Ravensburger sono di eccellente qualità e si aggirano attorno ai 45 euro di media, a seconda del numero di tessere.
Insomma, gli italiani sono disposti ancora a spendere per far felici i propri bambini almeno nella notte di Natale, con l’augurio che tutta l’economia si riprenda al più presto.