Come si deve effettuare il corretto smaltimento dei rifiuti?

Come si deve effettuare il corretto smaltimento dei rifiuti?

Lo smaltimento rifiuti è un processo complesso di lavorazione che consiste, prima di tutto, nel trattamento e deposito rifiuti e scarti sicuramente non più valorizzabili con conseguente riciclo degli stessi tramite una trasformazione, recupero e riutilizzo.

La sua importanza è fondamentale per la tutela dell’ambiente e della salute pubblica, poiché i prodotti finiti devono essere trattati correttamente per evitare danni gravi all’ecosistema.

I principali obiettivi dello smaltimento rifiuti sono ridurre al minimo l’impatto ambientale negativo, diminuire le emissioni di gas serra e prevenire la contaminazione delle acque superficiali o sotterranee.

Le tecniche più comuni nello smaltimento rifiuti a Pesaro e in tutte le altre città, comprendono il riciclaggio, l’incenerimento, il compostaggio organico e l’inserimento in discarica.

Ciascuna di queste tecniche ha i propri vantaggi ed è fondamentale conoscere le diverse opzioni disponibili per decidere quale metodo sia il più adatto alle proprie esigenze.

Esiste anche un’altra voce importante in questo “viaggio gerarchico” di trattamento e gestione rifiuti, la prevenzione, fattibile solo se si riducono a monte produzione e pericolosità dei rifiuti, rendendo facile le operazioni di recupero, riciclo e riutilizzo.

Nonostante una normativa efficiente per la gestione dei rifiuti in Italia, il messaggio che conta davvero trasmettere a tutti è cosa fare come reale impegno, come farlo e chi deve prendersi l’onere; ciascun cittadino, ha, infatti, un obbligo morale, nel proprio quotidiano di preoccuparsi dello smaltimento rifiuti.

Bisogna prevenire, riutilizzare, laddove si può fare, e recuperare quotidianamente i rifiuti urbani e speciali con una corretta gestione che possa consentire di raggiungere dei precisi obiettivi.

Smaltimento rifiuti: le diverse fasi della gestione 

Non tutti sanno che esistono diverse fasi del ciclo di gestione dei rifiuti, che vengono seguiti dalla loro produzione fino alla destinazione finale.

A capo di tutto c’è ovviamente la raccolta, poi, il trasporto seguito dal riciclaggio o smaltimento rifiuti e infine recupero e riutilizzo dei materiali ritenuti utili.

Il riciclaggio è una fase fondamentale nella gestione rifiuti perché, regalando una seconda vita a scarti e rifiuti si evitano ulteriori costi e sprechi di energia, quindi dal punto di vista ecologico questa loro trasformazione in materiali riutilizzabili, rappresenta una sempre più vantaggiosa alternativa.

Smaltimento rifiuti e recupero: le differenze

Smaltimento e recupero sono due procedure che riguardano l’eliminazione dei rifiuti, ma che differiscono in modo significativo.

Il primo termine indica un processo in cui un materiale non più utilizzabile viene trasportato, depositato e smaltito nel modo più sicuro ed ecologico possibile; ciò significa che il materiale non viene più riutilizzato.

Il recupero, invece, fa parte di un processo in cui i materiali non più utilizzabili vengono raccolti per riciclare o riutilizzare parte dei loro componenti.

Dunque, la principale differenza tra smaltimento e recupero è la destinazione finale del materiale: nel primo caso viene eliminato definitivamente, mentre nel secondo viene reimpiegato per altri scopi.

Il recupero è un concetto positivo poiché può ridurre notevolmente l’impatto ambientale rispetto all’utilizzo di nuovi materiali; inoltre, consente di riciclare e riusare le risorse esistenti nel massimo rispetto dell’ambiente.

Per questo può essere considerato come una forma di economia circolare poiché consente di mantenere costanti i flussi di materia e energia all’interno del sistema.

Smaltimento rifiuti: a ciascuno il proprio compito

Come abbiamo affermato prima, è responsabilità di tutti smaltire i rifiuti in maniera corretta: sia in casa che soprattutto in ufficio possiamo compiere azioni semplici che possono contribuire a una gestione responsabile dei rifiuti, come ad esempio acquistare prodotti green per la pulizia o per le attività lavorative come le cartucce per stampante.

Raccogliere in modo differenziato con conoscenza dei codici rifiuti d’ufficio più comuni, con una distinzione nella gestione rifiuti distinguendo tra quelli pericolosi, non originati dall’attività produttiva aziendale.

Infine, affidare sempre lo smaltimento rifiuti a fornitori specializzati e certificati che si occupano del trasporto, della preparazione, del riutilizzo con relativo recupero, evitando un percorso diretto in discarica.

Per quanto riguarda l’ambiente domestico, invece bisogna far attenzione a smaltire bene i rifiuti differenziati da quelli non differenziati: gli scarti organici, come ad esempio le bucce di frutta e verdura, vanno conferiti nella frazione umida, che poi verrà trasformata in compost.

I contenitori in plastica, come bottiglie e flaconi, vanno conferiti nella frazione secca riciclabile; quanto alle pile esauste, devono essere portate presso appositi centri di raccolta per il corretto smaltimento.

Infine, i rifiuti non riciclabili devono essere conferiti nella frazione indifferenziata.

In base al tipo di rifiuto prodotto, i Comuni applicano diverse forme di raccolta: porta a porta o isole ecologiche.

Con questo corretto modo di agire, la gestione e smaltimento rifiuti diventa una pratica più semplice da assimilare, poche regole che portate avanti nel tempo, possono cambiare ma soprattutto migliorare il nostro stile di vita.

Bruno Milillo

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