Il Natale è “dannoso” Le ultime scoperte sorprenderanno

Natale, glitter, addobbi, plastica. Tutti oggetti che invadono e riempiranno le nostre abitazioni. Sono bellissime e rappresentano la massima espressione del periodo. Durante le feste natalizie si consumano, e si buttano tonnellate di plastica. Basta pensare che, secondo statistiche, un italiano medio consuma normalmente e al di là delle feste oltre 1 chilo a settimana di plastica. All’incirca 53 all’anno. Figuriamoci in questa fase natalizia. Il consumo si accresce vertiginosamente. Anche l’abuso in certi casi. Così l’inquinamento da plastica diventa sempre più eccessivo. Fino a sporcare e deturpare troppo tutto ciò che abbiamo intorno. Non solo le strade. Ma anche laghi, stagni, mari. Il nostro ambiente insomma. Sapevate dell’esistenza di un’intera “isola” fatta solo di plastica nell’oceano? Per smaltirla ci vorranno centinaia di anni. E intanto i danni alla flora e fauna marina restano incalcolabili!
Il Natale e i suoi danni
I glitter e gli addobbi di Natale possono essere estremamente nocivi. Tutti, o quasi, ignorano questo dato importante. Sono composti per la maggiore da plastica e Pet (polietilene tereftalato). Entrambi, si potrebbe obiettare, da soli non sono così pericolosi. Tuttavia al loro interno contengono una caratteristica comune. Le microplastiche, che, a lungo andare, risultano altamente nocive alla salute, Animale, di conseguenza anche umana. Noi non ce ne accorgiamo. Ma le inaliamo in quantità spaventose. Per statistica in una settimana arriviamo a respirarne all’incirca 5 grammi. Equivale a una carta di credito di grandezza standard. Incredibile vero? Dato ancora più grave, come accennato sopra, è che la maggior parte di questi scarti finiscono nei mari e nei corsi d’acqua. Solo vedendo i documentari ci si rende conto della gravità della cosa. Così squali, oche, tartarughe di mare e altri animali acquatici finiscono con l’ingerirli. Morendo sul colpo. Peggio alcuni mammiferi restano intrappolati in quelle che divengono delle vere e proprie trappole.
Un circolo vizioso
Senza considerare che, le quantità più piccole e “inalabili” finiscono addirittura nello stomaco dei pesci. Gli stessi che poi finiscono sulle nostre tavole. Sì anche a Natale. Non sarebbe meglio quindi cercare di limitare il consumo di questo materiale per poter “respirare” meglio e di più in futuro? Certo siamo in un’epoca segnata dalla tragedia della pandemia. Non solo siamo circondati dalla morte e dalla malattia. Ma anche dalla solitudine e dalla tristezza dovuti alle cattive notizie che ci forniscono quotidianamente i media e dall’isolamento sociale. Volere circondarsi di addobbi colorati serve di certo per farci sentire meglio e più allegri in quest’anno funesto che volge al termine. E anche, soprattutto, per rallegrare i più piccoli. Perché allora non scegliere e selezionare addobbi creati con materie biodegradabili? Oggetti biodegradabili, lo dice la parola stessa, si sciolgono e si decompongono facilmente in natura. Finendo così con l’essere più facilmente smaltiti dall’ambiente. In questo modo non solo daremo una mano a noi. Ma anche alle generazioni future salvaguardando tutto ciò che ci circonda.
Natale, possibile senza addobbi?
La soluzione migliore, in un certo senso, sarebbe proprio rinunciare a mettere mano al portafogli per l’acquisto di materiali in plastica. Ma la verità è un’altra. Si è davvero disposti a farlo? Probabilmente nessuno vorrà rinunciare a questa magica atmosfera. Anche e soprattutto per rallegrare i più piccoli. Anche se i giocattoli che inevitabilmente si acquisteranno spesso sono composti da materiale sintetico e inquinante. Dunque raccomandiamo attenzione. Solo in questo senso, dobbiamo pur ammetterlo, il Natale nuove davvero alla salute. Ma non certo perchè causa qualche allergia o disagi alla salute. Fa male però alla salute dell’ambiente. Attenzione, non parliamo della ricorrenza. Ma come noi stessi la viviamo e la “consumiamo” in così pochi giorni.